16/05/2024

di Gianfranco Biondi

Il premio Friuli Storia taglia il traguardo dei dieci anni dalla sua nascita e annuncia i finalisti 2023, selezionati fra  93 opere attraverso il lavoro della giuria scientifica. I volumi della terzina finalista saranno ora al centro delle  valutazioni di una straordinaria giuria popolare di ben 500 lettori e lettrici di tutta Italia ( erano 100 nel 2014), di  cui il 15 per cento di studenti dall’università di Udine, che riceveranno i libri in lettura grazie al contributo del  Rotary Club, il 36 per cento formata da lettori storici che hanno partecipato alle edizioni precedenti del Premio     il 17 per cento di lettori segnalati da altri lettori, il 31  per ceneto di lettori segnalati dalle biblioteche del Friuli  Venezia Giulia. il 42 per cento della giuria è formata da lettrici.

  Dati resi noti durante la conferenza di presentazione della terna finalista  a palazzo Florio in Udine. E’ stato lo  stesso I professor Tommaso Piffer,  della direzione scientifica del Premio ad elencancare gli autori e motivazioni  delle scelte….( guarda il podcast video)

La terna  finalista del Premio Friuli Storia è la seguente:  Vittorio Coco per “Il Generale Dalla Chiesa (Laterza),  Thomas Hippler per “Il governo del cielo” (Bollati Boringhieri) e Andrea Riccardi per “La guerra del silenzio”  (Laterza)

Vittorio Coco, Il generale Dalla Chiesa (laterza, 2022)

Attraverso una solida e documentata bibliografia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa  Vittorio Coco offre al  lettore il ritratto di uno degli uomini simbolo dell’Italia repubblicana. L’autore affronta senza pregiudizi il difficile  nodo del rapporto tra tutela della sicurezza e rispetto dello stato di diritto, presentando un’accurata ricostruzione  di come il paese abbia saputo reagire alle sfide lanciate dal terrorismo prima e dalla mafia in poi. Il libro si  segnala per la capità dell’autore di distinguere le ipotesi storiografiche plausibili da quele che si rigfanno a terorie  complottiste senza un fondamento storico

Thomas Hippler, Il govereno del cielo (Bollati Boringhieri, 2022)

In un volume di drammatica attualità Thomas Hippler racocnrta la storia dei bombardamenti aerei dai suoi albori  all’iniziio del secolo scorso fino ai nostri giorni. L’autore ricostruisce il rapporto tra gli sviluppi della tecnica militare  e l’evoluzione di questioni cruciali quali il rapporto tra nazione, popolo e cittadini. Il volume offre uno sguardo di  lungo periodo su fenomeni che stanno csambiando profondamente la guerra moderna e lo stesso rapporto tra lo  Stato e i cittadini, quali ad esempio l’utilizzo massiccio di droni all’interno e al di fuori di cambi di battaglia.

Andrea riccardi, La guerra del silenzio (laterza, 2022)

Andrea riccardi affonta una delle questioni più dibattute della storia contemporanea: quella del rapporto tra  PioXII, il nazismo e l’Olocausto. Merito del volume non è solo quello di offrire una ricostruzione equilibrata e  scevra da condizionamenti ideologici, ma soprattutto di inquadrare la storia di un papa controverso all’interno di  quella della comunità ecclesisale e nazionale durante la Seconda guerra mondiale. Utilizzando sapientemente la  documentazione resa disponibile negli ultimi anni dagli Archivi vaticani, uno dei maggiori storici del cristianesimo  si interroga non solo su uno snodo cruciale della storia contemporanea, ma anche sul ruolo svolto dalla Chiesa  attraverso tutto il XX secolo.

 La consegna del premio Friuli è stata fissata per il 28 settembre. Alla conferenza è intervento il prorettore dell’Università di Udine professor Andrea Cafarelli, che ha parlato di premio prestigioso ed unico in Italia ad  affidare l’individuazione del vincitore ad una giuria di lettori e lettrici. La partecipazione tras versale degli studenti  universitari- ha aggiunto Cafarrelli – testimonania che la storia non viene solamente letta dagli storici quando  correggono le loro ricerche. 

L’assessore comunale  di Udine Federico Pirone ha detto che il Premio Friuli Storia rappresenta un modello di rapporto virtuoso tra pubblico e scuola e, sull’importanza della storia, l’assessore ha sottolienato che il suo studio viene ampiamente giustificato dagli interrogativi che ci pone il presente.

Sul contributo importante all’arricchimento del patrimonio culturale della regione riuscendo al coinvolgere pubblico  e biblioteche si è espresso in una nota di saluto e di plauso , il vice presidente della giunta regionale mario Anzil.

 Lo studio della storia come elemento imprescindibile per la lettura del presente è un principio che ha convinto la  Fondazione Friuli a sostenere fin dall’inizio questo premio, parole queste del presidente della Fondazione Giuseppe  Morandini, che si è dichiardato anche doppiamente soddifatto per l’istituzione  in parallelo al premio Friuli Storia  del riconoscimento Friuli Storia per le scuole medie, voluto dalla Fondazione e  che, dopo la fase sperimentale,  diventa strutturale. Il premio dedicato alle  scuole secondarie di primo grado rappresenta la “primavera del  premio friuli storia

I questi dieci dieci anni il premio Friuli Storia- ha detto il professor Piffer – ha anche  sviluppato una visione  integrata della storia , producendo tre livelli di azione. il primo orientato  alla  la ricerca scientifica con un  importante forum dedicato alle terre di confine, dalla guerra fredda ai conflitti del nostro tempo, che diventarà  appuntamento annuale, il secondo livello diretto alla promozione  culturale e turistica del territorio con i progetti  Frontiera est e Viaggiatori nel tempo e un terzo livello dedicato agli appuntamenti con la storia nel mese di  ottobre: 6 incontri in 6 centri del friuli venezia giulia per portare la grande storia sul territorio.  

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